Ok lo ammetto, questa non è una news delle ultime 24 ore. Ma è interessante, quindi ho deciso di dedicare comunque un post all’argomento anche per i tanti punti in comune con le varie multinazionali che si stanno adeguando al concetto di “green è bello“, quindi non è detto che questo non sia il primo articolo di una serie.
Coca cola si fa Green, almeno per quanto riguarda il mercato argentino dando seguito ad una tendenza che nell’ultimo anno sta diventando una vera e propria epidemia nel settore food.
Un Green ibrido, che mischia la sostenibilità ambientale al concetto di “benessere sostenibile”, tramite cui i brand del fun food tentano di riposizionarsi in un mercato sempre più attento a valori nutrizionali e al fattore salute.
Da questa premessa nasce Coca Cola Life, la versione salutare di Coca Cola, almeno da quel che dice il packaging.

A sostegno della tesi della “Coca Cola che non fa male” l’uso della stevia, dolcificante naturale famoso per essere usato come sostitutivo dello zucchero in pazienti con problemi di diabete o obesità, e dunque molto convincente in ottica di branding. 

Come al solito per Coca Cola, il punto fondamentale ed irremovibile è che con tutte le modifiche del caso (grazie alla stevia Coca Cola Life può vantare solo 64 calorie contro le 134 della Coca Cola normale), il sapore del prodotto resta immutato, così come la coca-cola-experience, che pur rimanendo fun assume quelle connotazioni che piacciono tanto ai consumer: è un prodotto “bio”, viene prodotta rispettando il sistema, da’ lavoro alle fasce più deboli (i coltivatori di stevia) e abbraccia i problemi degli obesi.

In pratica, i valori di “AltroMercato”, applicati ad una multinazionale del consumo.
Non poteva mancare ovviamente un’ottima campagna adv, che in questo caso stato ideato dall’agenzia Santo (Buenos Aires) dove assaggiare la nuova Coca Cola diventa un vero e proprio fattore esperenziale al livello di un primo bacio, un’ esperienza che “cambierà tutto per sempre”. 

 

Rate this post

Lascia un commento